BUTTIERO-DOTTA

Incontri a ingresso libero ore 17.30 - 19.00 Domenica 7 agosto 2016: Paolo Ricci (Fisico nucleare, Docente al Politecnico di Losanna): Domenica 21 agosto 2016: Marco Spinoglio (Architetto, Docente al Liceo Artistico “Cottini” di Torino): Domenica 28 agosto 2016: Francesco Poli (Saggista, Critico d’arte, Docente all’Université Paris 8): Sabato 3 settembre 2016: Philippe Bridel (Filologo classico, Archeologo): Paolo Ricci CV sintetico Paolo Ricci si è laureato in Ingegneria nucleare al Politecnico di Torino nel 2000. Ha condotto i suoi studi di dottorato negli Stati Uniti, presso il Los Alamos National Laboratory. Dopo un periodo di ricerca nel Darmouth College, sempre negli Stati Uniti, è ritornato in Europa. Ora è Professore Associato presso il Politecnico Federale di Losanna ed è a capo del gruppo di teoria dello Swiss Plasma Center. La sua ricerca è focalizzata sulla fusione con l’obbiettivo di riprodurre sulla Terra le stesse reazioni che avvengono nel Sole e in tutte le altre stelle, per produrre energia pulita. Ha scritto oltre 80 articoli nelle riviste più prestigiose del suo settore di ricerca. Argomento della conferenza (07 agosto 2016): Come possiamo accendere una stella sulla Terra per produrre energia? Marco Spinoglio CV sintetico Nato a Casale Monferrato (AL) il 28/07/1960, diplomato nel 1978 al Liceo Artistico “Luigi Canina” di Casale, laureato in Architettura nel 1984 al Politecnico di Torino con una tesi sulle “Prospettive della prefabbricazione aperta” (consulente G. Ciribini, relatore G. Cavaglià), ha svolto la libera professione di architetto in provincia di Torino e in Monferrato; ha frequentato per due anni dal 1987 al 1989 i corsi della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino con S. Givone, G. Vattimo, D. Marconi e altri; dal 1992 Docente di Discipline geometriche, architettoniche, arredamento e scenotecnica presso il Liceo Artistico Statale “Renato Cottini” di Torino, dove insegna tuttora Discipline progettuali, architettura e ambiente; attualmente sta sviluppando studi sulla didattica multimediale dell’architettura moderna e contemporanea. Argomento della conferenza (21 agosto 2016): Nuovi paesaggi dell’architettura contemporanea Partendo dal concetto tradizionale di paesaggio, sviluppatosi nella pittura a partire dal tardo Rinascimento fino alle interpretazioni architettoniche e urbanistiche di Wright e le Le Corbusier, si cercherà di delineare sinteticamente e con alcuni esempi importanti le attuali scuole del pensiero architettonico contemporaneo, le quali tendono da una parte sempre più ad eliminare la dicotomia tra città e campagna, tra paesaggio urbano e paesaggio rurale, per giungere al “continuum antropizzato” e razionalmente controllato e dall’altra ad una sempre maggiore attenzione all’inserimento di nuovi edifici ecosostenibili nel tessuto delle città storiche in modo da rinnovarle e rivitalizzarle. Francesco Poli CV sintetico Francesco Poli (Torino 1949), insegna all’Université “Paris 8” , Parigi, e a Scienze della comunicazione, Università di Torino. Collabora con riviste specializzate, tra cui “Arte” e con continuità al quotidiano “La Stampa”. Tra i volumi pubblicati: Giulio Paolini, Lindau 1990; La Metafisica, Laterza 2004; Catalogo generale delle opere di Felice Casorati, (con G. Bertolino), 3 voll., Allemandi 2004; Minimalismo, Arte Povera, Arte Concettuale, Laterza 2014; Il sistema dell’arte contemporanea, Laterza (nuova edizione) 2015; Arte moderna. Dal postimpressionismo all’informale, Electa 2007; Arte contemporanea. Le ricerche internazionali dalla fine degli anni ’50 ad oggi, Electa II^ed. 2011; La Scultura del Novecento, Laterza 2015; Postmodern Art. 1945-Now, Harper Collins Publishers, New York 2008; Collezionisti d’arte; Non ci capisco niente. Arte contemporanea, istruzioni per l’uso, Electa 2014. Ha curato numerose mostre in musei, spazi pubblici e privati. Nel 2016 è stato co-curatore di “Cobra- Un’avanguardia europea” (Museo Fondazione Roma, Palazzo Cipolla, Roma) e “Joan Mirò. La forza della materia”, Museo delle Culture (MUDEC), Milano. Al Museo di Acri ha curato nel 2015 la mostra “Nel blu dipinto di blu”. Argomento della conferenza (28 agosto 2016): Artisti superstar. Il mercato dell’arte contemporanea Philippe Bridel CV sintetico Philippe Bridel è nato a Losanna (Svizzera) il 16 marzo 1947, dove si laurea in Filologia classica (Lingua e Letteratura greca) nel 1969. 1969-1972. Specializzazione in Archeologia classica a Parigi, presso l’Ecole pratique des hautes études, IV sezione. 1971-1972. Partecipa alle due campagne degli scavi svizzeri di Tell el-Hajj (Siria). 1972-1979. Scavi complementari e studio di restituzione del santuario romano del Cigognier ad Aventicum/Avenches (Svizzera). 1979-1982. Membro dell’Istituto Svizzero di Roma. 1983-1986. Prospezione e studio del foro romano di Noviodunum/Nyon (Svizzera). 1987-2012. Archeologo responsabile degli scavi, poi dei monumenti romani di Aventicum/ Avenches. 1976-1999. Membro, poi Direttore esecutivo della Mission suisse d’archéologie copte de l’Université de Genève, sul sito monastico dei Kellia (Beheira, Egitto). Coordinatore delle pubblicazioni fino al 2004. Argomento della conferenza (03 settembre 2016): Parole del Passato. Brani di archeologia pratica Il mestiere di archeologo, così affascinante in apparenza, rimane una professione poco conosciuta nella sua diversità. Lo sviluppo recente di numerose specializzazioni porta oggi ad un lavoro in squadre spesso più numerose, che faticano ogni tanto a presentare una visione sintetica delle realtà materiali ed umane da loro scavate e studiate, a darne una visione storica. Presentando in modo aneddotico ed autobiografico qualche esperienza di esplorazione e di studio in Siria, Egitto e Svizzera, Philippe Bridel, archeologo specialista di architettura romana, tenterà di spiegare come far parlare i ruderi del passato: come possono evocare ai nostri contemporanei gli uomini di una volta, sotto parecchi aspetti della loro vita quotidiana, coi problemi che incontravano, non tanto diversi dai nostri. Friedrich Nietzsche lo diceva bene: “La parola del passato è sempre simile a una sentenza d’oracolo; e voi non la intenderete se non in quanto sarete gli intenditori del presente, i costruttori dell’avvenire” (trad. di Benedetto Croce). Michela Montemerlo 339 6438547, montemerlo19@gmail.com

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