Castello Sforzini di Castellar Ponzano

Percorrendo l’antica via Postumia nel tratto a sud di Tortona, a circa 8 km. dalla città si raggiunge una piccola frazione, di nome Castellar Ponzano. Il luogo è un punto strategico non solo per il controllo dei traffici commerciali, ma anche per quello del fiume Scrivia. La zona era già abitata in epoca romana e sicuramente in periodo altomedievale era presente una fortificazione ma le prime notizie del Castello risalgono al 1200, quando era di proprietà dei nobili Ponzano. Le caratteristiche della struttura fanno pensare che sia stato costruiro tra XIII e XIV secolo. Emanuele Ponzano nel 1364 è Vicario Generale di Galeazzo II Visconti a Milano. Per i suoi meriti, nel 1365 ottiene diploma di nobiltà dall’Imperatore Carlo IV col titolo di “Conte ad personam”. I Ponzano costituivano un ramo dell’antica famiglia franca dei Manfredingi, la cui nobiltà si può far risalire addirittura al VI secolo. Alla fine di questa prima fase ricostruttiva il Castello presentava dunque un aspetto già molto simile all’attuale: a completare i nuovi interventi un cortile interno ad archi a tutto sesto sorretti da colonne in laterizio. Un camminamento sopra le volte del cortile collegava la torre al blocco edificato ad est. Nel Cinquecento il Castello passa ai Balbi, nobili di origine genovese con diversi possedimenti in Piemonte. Nella stessa epoca il Castello vide un sostanziale rinnovamento, con ristrutturazioni ed ingrandimenti: sul lato nord venne costruito un nuovo corpo di fabbrica sfruttando il muro perimetrale, che ai piani terra e prima venne adibita a residenza nobile (al piano terra sono ancora visibili gli affreschi con lo stemma dei signori Balbi), mentre al piano seminterrato una struttura precedente, probabilmente un portico con tetto in legno adibito a riparo per i pellegrini, venne trasformata in grande cantina voltata. Infine, sul lato sud fu costruito un loggiato con archi a tutto sesto e copertura a volte a crociera, di cui restano evidenti tracce sul muro rimasto. All’esterno, sul lato est al di sopra dell’antico ingresso, un’epigrafe con lo stemma di Galeazzo Balbi venne inserito per marcare il nuovo possesso. Alla metà del XVII secolo l’edificio, a causa del declino della famiglia Balbi e del saccheggio subito da parte delle truppe francesi nel 1642, era in parte diroccato. Fu acquistato nel 1654 dai nobili fratelli Nicolò Maria e Biagio Busseti di Tortona e restaurato. Fu in seguito ceduto dai Busseti nel 1715 in enfiteusi perpetua alla famiglia Guasone, che sarebbe diventata definitivamente proprietaria nel 1824, rimanendone in possesso fino alla seconda metà del XX secolo. Recentemente la struttura è stata acquisita da un proprietario privato che ne curerà la conservazione e le visite. Visite guidate su prenotazione.